Le trombe d’aria sono dei vortici depressionari di piccola estensione in cui i venti possono raggiungere elevate velocità, anche di alcune decine di km/h; esse si verificano alla base di quelle enormi nuvole temporalesche chiamate cumulonembi, che si formano in seguito a forti instabilità dell’aria.
Una tromba tipica presenta la forma di un tubo o di un cono a pareti ripide con la base verso l’alto ed il vertice che si protende verso la superficie terrestre fino a toccarla. Si parla di tromba d’aria quando il vertice corre sul suolo e di tromba marina quando corre sul mare; normalmente si fa distinzione tra trombe marine e trombe d’aria (o terrestri) a seconda del luogo d’origine, anche se è abbastanza frequente vederle passare dal mare alla terraferma o viceversa.
Se la tromba passa sulla terra ferma trasporta in alto polvere e tutto ciò che non è fissato al suolo; se ha forma sufficiente la tromba d’aria può sradicare alberi e distruggere fabbricati; se il vertice cade sul mare, la zona interessata si agita formando una nube di spuma e la tromba assume l’aspetto di una colonna d’acqua in quanto la sua azione si esplica attraverso un risucchio più o meno violento.
Caratteristica fondamentale delle trombe è la loro formazione improvvisa, con un brusco ed immediato calo della pressione, per cui è impossibile prevederle osservando il graduale abbassamento della pressione, come avviene prima del passaggio dei cicloni. Un segno rivelatore può essere, sulla terraferma, la presenza di turbini di polvere prima della formazione dell’imbuto, sul mare si osserva una macchia scura superficiale.
Il fenomeno ha una durata limitata che va dai 10 ai 30 minuti.
Le trombe si spostano velocemente dal luogo di formazione seguendo traiettorie imprevedibili e indefinite. La velocità di traslazione è molto variabile e generalmente superiore ai 15 nodi. Le altezze sono variabili dai 100 ai 1000 m e coincidono di solito con l’altezza della base dei cumulonembi da cui le trombe hanno origine.
Le trombe d’aria sono classificate secondo la scala Fujita che va da F0 a F5 per la massima intensità.
Non si registrano precursori di questo tipo di fenomeno nel territorio di Pulsano sebbene il 28 novembre 2012 una potente tromba d’aria di classe F3, originatasi nel Mar Ionio, dopo aver duramente sferzato il Porto Mercantile di Taranto e lo stabilimento siderurgico dell’ILVA, abbia devastato il vicino comune di Statte che ha riportato danni ingenti ai manufatti, agli edifici, alle infrastrutture e alle auto. Numerose persone che si trovavano per strada hanno riportato ferite più o meno gravi a causa degli oggetti scagliati dalla furia del vento.