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Valutazione della pericolosità

Per poter giungere alla valutazione del rischio di incendio nelle aree di interfaccia è stato necessario effettuare una preliminare analisi della pericolosità condotta secondo il metodo speditivo proposto dal Manuale. Pertanto, per valutare la pericolosità che insiste sulla fascia perimetrale, è stata effettuata una analisi multicriteria che prende in considerazione i seguenti parametri:

  • P1. TIPO DI VEGETAZIONE. Individuata secondo le classi vegetali della Carta di Uso del Suolo e delle ortofoto. Le formazioni vegetali hanno comportamenti diversi nei confronti dell’evoluzione degli incendi a seconda del tipo di specie presenti, della loro mescolanza, della stratificazione verticale e delle condizioni fitosanitarie.
  • P2. DENSITÀ DI VEGETAZIONE. Rappresenta il carico di combustibile ed è ottenuta partendo dal confronto tra la Carta di Uso del Suolo e le ortofoto da satellite ad alta risoluzione oppure da stima diretta. Il carico di combustibile contribuisce a determinare l’intensità e la velocità dei fronti di fiamma.
  • P3. PENDENZA. Incide sulla velocità di propagazione e la risalita dell’incendio verso l’alto; in effetti, il calore salendo preriscalda la vegetazione sovrastante, favorisce la perdita di umidità dei tessuti e facilita in pratica l’avanzamento dell’incendio verso le zone più alte. È individuata attraverso l’analisi delle curve di livello della carta topografica.
  • P4. TIPO DI CONTATTO. Contatti con aree boscate o incolti senza soluzione di continuità influiscono in maniera determinante sulla pericolosità dell’evento. Lo stesso dicasi per la localizzazione della linea di contatto (a monte, laterale o a valle) che comporta velocità di propagazione ben diverse.
  • P5. INCENDI PREGRESSI. Distanza dagli insediamenti degli incendi pregressi. I dati, reperiti presso il Corpo Forestale dello Stato, sono sovrapposti alla Fascia Perimetrale per valutarne la distanza dagli insediamenti perimetrati. Maggior peso è attribuito a quegli incendi che si sono avvicinati con una distanza inferiore ai 100 m dagli insediamenti. L’assenza di informazioni è assunta equivalente ad assenza di incendi pregressi.
  • P6. CLASSIFICAZIONE PIANO AIB È la classificazione del territorio comunale per classi di rischio contenuta nel Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi redatta ai sensi della legge 353/2000. L’assenza di informazioni è assunta equivalente ad una classe di rischio bassa.

Nella Tabella seguente sono riportati i punteggi adottati, secondo le specifiche fornite dal Manuale, per il calcolo della Pericolosità.

Parametri di valutazione della pericolosità.

ID DENOMINAZIONE CRITERIO

VALORE

P1 TIPO DI VEGETAZIONE Coltivi e pascoli

0

Coltivi abbandonati e pascoli abbandonati

2

Boschi di latifoglie e conifere montane

3

Boschi di conifere mediterranee e macchia

4

P2 DENSITÀ DI VEGETAZIONE Rada

2

Colma

4

P3 PENDENZA Assente

0

Moderata o terrazzamento

1

Accentuata

2

P4 TIPO DI CONTATTO Nessun contatto

0

Contatto discontinuo o limitato

1

Contatto continuo a monte o laterale

2

Contatto continuo a valle; nucleo completamente circondato

4

P5 INCENDI PREGRESSI Assenza di incendi

0

100 m < Evento < 200 m

4

Evento < 100 m

8

P6 CLASSIFICAZIONE PIANO AIB Basso

0

Medio

2

Alto

4

I diversi fattori sopra indicati sono stati opportunamente pesati secondo il modello proposto dal Manuale ed hanno consentito di valutare la pericolosità della fascia perimetrale.

Per quanto riguarda l’incidenza del parametro P1. Tipo di vegetazione sulla pericolosità riscontrata in tutta la fascia perimetrale, si rileva che questa varia da 0 (Coltivi e Pascoli) a 2 (Coltivi e Pascoli, Coltivi abbandonati e pascoli abbandonati), tranne che in corrispondenza delle aree boscate dove risulta pari a 4 (Boschi di conifere mediterranee e macchia).

Con riferimento all’incidenza del parametro P2. Densità di vegetazione sulla pericolosità in tutta la fascia perimetrale, si rileva che questa non è superiore a 2 (Rada) tranne laddove insistono le aree boscate summenzionate, ove è pari a 4 (Colma).

L’incidenza del parametro P3. Pendenza sul grado di pericolosità della fascia perimetrale è praticamente nulla essendo il territorio di Pulsano sub pianeggiante tranne che in località Bosco Caggioni in cui è presente un lieve declivio.

Per quanto riguarda il parametro P4.Tipo di Contatto con aree boscate o incolti, il valore varia da 0 (Nessun contatto) – 1 (Contatto discontinuo o limitato) nelle zone coltivate della fascia perimetrale fino ad arrivare al valore massimo (4) nelle zone boscate con interfaccia mista.

Particolare importanza riveste la serie storica degli incendi pregressi e la distanza dagli insediamenti perimetrati. Dall’esame dei dati del Corpo Forestale dello Stato, risultano una serie di incendi avvenuti tra il 2001 e il 2012, elencati in Tabella 10, che hanno interessato le aree boscate di Pulsano.

Aree percorse dal fuoco. Periodo 2001-2012 (fonte CFS).

DATA EVENTO LOCALITÀ

SUPERFICIE PERCORSA DAL FUOCO

25/06/2001 Lido Silvana 37,569 ha
25/06/2001 Lido Silvana 0,234 ha
27/08/2010 Lido Silvana – Fata Morgana 0,564 ha
28/08/2011 Montedarena 0,019 ha
09/08/2012 Lido Silvana 0,597 ha

Nelle figure seguenti sono rappresentate le suddette aree percorse dal fuoco con i buffer di 100 m e 200 m, rispettivamente su base CTR e su ortofoto, che visualizzano sulla mappa le aree del territorio cui sono stati assegnati i valori 4 e 8 del parametro P5. Incendi pregressi.

TAV. N. 03A. Carta delle aree percorse dal fuoco su base CTR
TAV. N. 03B. Carta delle aree percorse dal fuoco su base ortofoto.

Infine, si osserva che il Piano AIB regionale 2012–2014 segnala la presenza di una superficie boscata pari a circa 40 ha, con un indice di boscosità pari a 0,02, quindi molto basso. Il suddetto Piano regionale assegna al Comune di Pulsano:

  • Una Classe di Gravità 1, associata a comuni piccoli con coefficiente di boscosità molto basso e minima incidenza di eventi con gravità assai bassa.
  • Una Classe di Pericolosità 2, associata a comuni con eventi a frequenza bassa, incidenti sul territorio ma con diffusibilità non elevata.

Pertanto, con riferimento al parametro P6. Classificazione Piano AIB, è stato assegnato un valore Medio-Basso (2-0) su tutto il territorio comunale, ad eccezione della zona in prossimità di Bosco Caggioni dove è stato assegnato un valore Alto (4).

Il grado di pericolosità complessivo (Ptot ) scaturisce dalla somma dei valori numerici attribuiti a ciascuna area individuata all’interno della fascia perimetrale. Come previsto dalla metodologia del Manuale, sono state individuate tre classi principali nelle quali sono state suddivise le sotto-aree individuate all’interno della fascia perimetrale secondo quanto indicato nella tabella seguente:

Classi di pericolosità.

CLASSE DI PERICOLOSITÀ INTERVALLO NUMERICO
BASSA Ptot <= 10
MEDIA 11 <= Ptot <= 18
ALTA Ptot >= 19

Per tutto quanto sopra osservato, il grado di pericolosità stimato agli incendi di interfaccia sul territorio comunale è generalmente basso e diviene medio e alto in corrispondenza delle aree boscate della fascia costiera come rappresentato nella Tav. N. 04. Rischio incendio di interfaccia. Carta della pericolosità.

TAV. N. 04. Carta della pericolosità.
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