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Definizione e perimetrazione aree di interfaccia

Il Manuale definisce interfaccia in senso stretto una fascia di contiguità tra le strutture antropiche esposte al contatto con possibili fronti di fuoco e la vegetazione ad essa adiacente. La larghezza della fascia di contiguità tra le strutture antropiche e la vegetazione adiacente è valutabile tra i 25–50 metri ed è comunque variabile in funzione delle caratteristiche fisiche del territorio, della configurazione degli insediamenti e della loro tipologia.

In primo luogo, sulla base della Carta Tecnica Regionale, delle ortofoto e del PPTR, sono state individuate le aree antropizzate (urbane e discontinue) considerate interne al perimetro dell‘interfaccia. Per la perimetrazione di queste aree sono stati aggregati gli esposti raggruppando tutte le strutture la cui distanza relativa non è superiore a 50 m. Infine, intorno a tali aree perimetrate è stata tracciata una fascia di contorno, denominata fascia perimetrale, di larghezza pari a circa 200 m. Tale fascia è stata utilizzata per la valutazione sia della pericolosità che delle fasi di allerta così come descritto nelle procedure di allertamento del Piano di protezione civile.

Nella figura seguente è riportata la TAV. N. 02 – Rischio incendio di interfaccia. Perimetrazione degli insediamenti.

Perimetrazione degli insediamenti
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