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Valutazione della vulnerabilità

La vulnerabilità prende in considerazione le strutture presenti nella fascia perimetrale, suddivisa, nel suo sviluppo longitudinale, in tratti omogenei per pericolosità che potrebbero essere interessati direttamente dal fronte del fuoco. Anche la valutazione della vulnerabilità è stata redatta seguendo il metodo speditivo indicato dal Manuale, stimando il valore degli esposti presenti in ciascuna classe di sensibilità di cui alla Tabella seguente:

Parametri di valutazione della vulnerabilità.

TIPO DI BENE ESPOSTO

SENSIBILITÀ

Edificato continuo

10

Edificato discontinuo

10

Ospedali

10

Scuole

10

Caserme

10

Altri edifici strategici (ad es. sede Regione, Provincia, Prefettura, Comune e Protezione Civile)

10

Centrali elettriche

10

Viabilità principale (autostrade, strade statali e provinciali)

10

Viabilità secondaria (ad es. strade comunali)

8

Infrastrutture per le telecomunicazioni (ad es. ponti radio, ripetitori di telefonia mobile)

8

Infrastrutture per il monitoraggio meteorologico (ad es. stazioni meteorologiche, radar)

8

Edificato industriale, commerciale o artigianale

8

Edifici di interesse culturale (ad es. luoghi di culto, musei)

8

Aeroporti

8

Stazioni ferroviarie

8

Aree per deposito e stoccaggio

8

Impianti sportivi e luoghi ricreativi

8

Depuratori

5

Discariche

5

Verde attrezzato

5

Cimiteri

2

Aree per impianti zootecnici

2

Aree in trasformazione/costruzione

2

Aree nude

2

Cave ed impianti di lavorazione

2

Le fasi metodologiche seguite per stimare la vulnerabilità della interfaccia, nelle aree considerate, sono state le seguenti:

  1. Segmentazione della fascia di interfaccia in fasce omogenee di pericolosità. E ‘stata divisa la fascia di interfaccia in parti omogenee in base, quindi, alle contigue aree di pericolosità omogenea individuate nella fascia perimetrale.
  2. Individuazione degli esposti. Sono stati individuati gli esposti ricadenti all’interno della fascia di interfaccia ed è stata assegnata agli esposti la relativa sensibilità.
  3. Calcolo della vulnerabilità. È stato stimato il valore degli esposti in relazione alla classe di sensibilità.
  4. Classificazione. Per la definizione delle classi di vulnerabilità si è diviso quindi l’intervallo tra il valore massimo ed il minimo in tre parti, corrispondenti all’ampiezza delle classi di vulnerabilità (delta): delta = (Vmax – Vmin)/3

Le classi di vulnerabilità sono state valutate come riportato nella tabella seguente, correggendo tale classificazione con lo scopo di mettere in evidenza tutte quelle situazioni “al limite” con effettiva vulnerabilità potenziale:

Classi di vulnerabilità.

VULNERABILITÀ

INTERVALLO NUMERICO

BASSA

Vmin < X < Vmin + delta

MEDIA

Vmin + ? < X < Vmax – delta

ALTA

Vmax – delta < X < Vmax

In definitiva, il grado di vulnerabilità stimato sulla fascia di interfaccia delle aree considerate, tenendo conto della sensibilità degli esposti, è, pressoché ovunque elevato così come rappresentato nella figura seguente che riporta la TAV. N. 05. Rischio incendio di interfaccia. Carta della vulnerabilità.

TAV. N. 05. Carta della vulnerabilità
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