L’organizzazione di base per rendere efficaci e vitali tutte le componenti del sistema locale di protezione civile passa attraverso l’attivazione delle Funzioni di Supporto, così come previsto dal Metodo Augustus che prende il nome dall’imperatore romano Ottaviano Augusto che già duemila anni fa colse il contenuto della moderna pianificazione, basata sui principi della semplicità e flessibilità, affermando che: “Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”.
Come è noto, il Metodo Augustus è una linea guida per la pianificazione di emergenza messa a punto, alla fine degli anni novanta, da un gruppo di lavoro composto da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile e del Ministero dell’Interno. Il gruppo di lavoro è stato voluto e costituito da Franco Barberi, a quel tempo Sottosegretario di Stato, che aveva compreso la necessità di dare un indirizzo condiviso alla attività di pianificazione. Un indirizzo che unificasse e superasse le molte proposte, spesso in contraddizione tra loro, formulate dalle varie Amministrazioni Locali e Centrali in modo tale da fare emergere solamente il proprio “particolare”.
Partendo dall’assunto che il progetto di tutte le attività coordinate e delle procedure per fronteggiare un evento disastroso fosse il Piano di Emergenza, la linea guida Augustus ha introdotto un approccio nuovo e definitivo alla sua strutturazione. Il Metodo Augustus ha abbattuto il vecchio approccio alla redazione del Piano basata sul solo censimento di mezzi utili agli interventi di protezione civile ed ha indicato, a chiare lettere, la necessità di riferirlo alle funzioni organizzative, da istituirsi ai diversi livelli di responsabilità (locale e centrale), necessarie a gestire, in modo sinergico, le risorse disponibili.
Nel linguaggio di Augustus tali funzioni sono dette appunto Funzioni di Supporto (9 per i comuni e 14 per le province). Ogni funzione, coordinata da un responsabile, deve organizzare la risposta di protezione civile ad un evento disastroso in una specifica area tematica (es. Sanità, Viabilità, Volontariato, Materiali e Mezzi, Telecomunicazioni ecc.). Ogni responsabile di funzione, “in tempo di pace“, ha il compito di mantenere vivo ed efficace il Piano attraverso il quotidiano aggiornamento dei dati e delle procedure relative alla propria area di competenza.
Con l’attivazione delle Funzioni di Supporto, ogni Ente, responsabile in materia di Protezione Civile, raggiunge così due distinti obiettivi:
- Individua a priori i responsabili delle singole funzioni da impiegare in emergenza e
- Garantisce, in “tempo di pace”, il continuo aggiornamento del Piano di protezione civile, da effettuarsi a cura degli stessi responsabili.
In questo modo, l’Ente, al verificarsi di una emergenza, ha nella propria sala operativa esperti che già si conoscono, in quanto hanno lavorato insieme al Piano, e ciò porterà a una maggiore efficacia operativa e ad un migliore coordinamento fra le componenti istituzionali e le strutture operative (Associazioni di volontariato, Forze Armate, Vigili del Fuoco, etc.). In sostanza, l’attivazione delle Funzioni di Supporto fa in modo che il Piano di protezione civile assuma le migliori caratteristiche di un documento vissuto e continuamente aggiornato.
I Responsabili delle Funzioni di Supporto, in tempo di pace, devono redigere i piani particolareggiati riferiti alle attivazioni di propria competenza, programmando tutte le azioni finalizzate ad aggiornare periodicamente le dotazioni tecniche e strumentali e le banche dati dei contatti e delle informazioni, al fine di renderle efficaci in emergenza.
Il Metodo Augustus rappresenta, ancora oggi, un punto di riferimento assoluto per tutti gli operatori di protezione civile che, con competenze diverse, sono impegnati quotidianamente ad affrontare le emergenze. Augustus è un metodo di lavoro che, comunque, rimane oggettivamente valido, al di là delle diverse assunzioni di responsabilità che nuove norme potranno assegnare a soggetti diversi da quelli identificati dall’attuale impianto normativo.
Nel Piano sono elencate le Funzioni di Supporto che, in linea di massima, è necessario attivare per la gestione delle emergenze connesse alle diverse tipologie di rischio e, per ciascuna di esse, sono riportati:
- Il responsabile.
- L’eventuale sostituto.
- Le Principali attività.
Il Comune di Pulsano ha attivato tutte le nove Funzioni di Supporto previste dal Metodo Augustus, affiancate dalla Funzione F10 – Informazione alla Popolazione e dalla Funzione F11 – Segreteria e Gestione Dati.